Quello che si sta registrando negli USA è un pericoloso aumento del rischio di ictus ischemici tra gli adulti tra i 25 ed i 44 anni di età, facendo registrare un aumento del 44% dal 2000 al 2010. Mentre a livello globale, nella popolazione Usa, gli stessi sono scesi del 20%.
Una diminuzione particolare è stata registrata tra gli anziani: nei dieci anni considerati, le ospedalizzazioni di cittadini oltre gli 85 anni per ictus sono scese da 2.017 ogni 100.000 persone a 1.618. Pubblicati sulla rivista dell’American Heart Association, i dati vengono dall’analisi di 8 milioni di ricoveri negli ospedali Usa e rivelano che le ospedalizzazioni per ictus di persone tra i 25 ed i 44 anni di età sono salite da 16 ogni 100.000 persone nel 2000 a 23 nel 2010.
Gli esperti ipotizzano che tra le cause dell’incremento dei rischi tra gli adulti Usa ci sia la crescente obesità e il conseguente incremento di casi di diabete ed ipertensione. Nel mirino degli studiosi tra le possibile cause, anche i colpi alla testa.